“Reti – Sostegno alla Ricerca Collaborativa”: Un’Opportunità di Innovazione per le Imprese Pugliesi
La Regione Puglia ha recentemente approvato la scheda di pre-informazione dell’avviso “Reti – Sostegno alla ricerca collaborativa Asse Prioritario I – Competitività e Innovazione” (Deliberazione N. 711 del 28/05/2024). Questo avviso, parte integrante del Programma Regionale Puglia FESR-FSE+ 2021-2027, rappresenta un’importante opportunità per le imprese e gli organismi di ricerca desiderosi di innovare e collaborare su progetti di Ricerca Industriale (RI) e Sviluppo Sperimentale (SS).
Finalità e Obiettivi dell’Avviso
L’avviso “Reti” è concepito per finanziare progetti che contribuiscano allo sviluppo di filiere tecnologiche ad alto valore di conoscenza, in linea con la strategia Smart Puglia 2030. Gli obiettivi principali includono:
- Promozione dell’innovazione nelle PMI: Stimolare la collaborazione tra piccole e medie imprese (PMI) e grandi aziende con il sistema della ricerca.
- Favorire l’open innovation: Creare sinergie tra settori come salute, ambiente, agroalimentare e servizi avanzati.
- Ricerca basata sui bisogni degli utenti: Sviluppare progetti centrati sulla domanda pubblica e le necessità degli utenti.
Intensità dell’Aiuto e Premialità
Gli aiuti sono concessi sotto forma di contributo alla spesa, con intensità variabili a seconda del tipo di attività e della dimensione dell’impresa:
Ricerca Industriale: Fino al 75% per micro e piccole imprese, 70% per medie imprese, e 60% per grandi imprese.
Sviluppo Sperimentale: Fino al 55% per micro e piccole imprese, 45% per medie imprese, e 35% per grandi imprese.
Le percentuali possono essere incrementate di ulteriori 5 punti percentuali per progetti che soddisfano criteri di premialità, come il contributo alla transizione industriale e digitale, l’inclusione di tecnologie avanzate, o la rilevanza della componente femminile e giovanile nel progetto.
Beneficiari
I beneficiari del bando includono le imprese che esercitano attività economica, le università, i centri di ricerca e le organizzazioni di ricerca pubbliche e private. Questi soggetti devono essere in grado di dimostrare una significativa collaborazione e innovatività nei loro progetti.
Aree di Intervento
I progetti candidati devono allinearsi con le priorità della S3 Puglia 2030, che comprendono:
- Manifattura sostenibile
- Meccanica avanzata, elettronica e automazione
- Automotive
- Aerospazio
- Agroalimentare
- Sistema casa
- Sistema moda
- Salute dell’uomo e dell’ambiente
- Industria della salute e del benessere
- Sistemi energetici e ambientali
- Comunità digitali, creative e inclusive
- Servizi avanzati
I progetti devono inoltre rispondere a uno dei tre grandi temi unificanti della S3 2030:
- transizione verso un sistema produttivo sostenibile;
- sostenibilità e resilienza delle città e dei territori;
- salute e benessere della società regionale.
Tipologie di Investimento
L’avviso prevede due principali linee di intervento:
- Linea A – Ricerca Industriale (RI): Progetti di ricerca collaborativa tra imprese e organismi di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie e prodotti.
- Linea B – Sviluppo Sperimentale (SS): Realizzazione di prototipi e validazione di nuove tecnologie in ambienti reali.
Requisiti e Beneficiari
I beneficiari dell’aiuto possono essere:
- Grandi imprese
- Medie e Piccole/Micro imprese (mPMI)
- Consorzi di imprese
- Organismi di Ricerca (OdR)
Questi devono essere organizzati in rete tramite Associazioni Temporanee di Scopo (A.T.S.), Contratti di Rete, Consorzi o Società consortili. Ogni raggruppamento deve includere almeno due imprese (di cui una PMI) e un organismo di ricerca.
Spese Ammissibili
Le spese ammissibili per i progetti presentati nell’ambito dell’Avviso “Reti” sono dettagliate e devono essere strettamente connesse alle attività di Ricerca Industriale (RI) e Sviluppo Sperimentale (SS). Queste spese includono:
Spese di personale:
- Costi per il coordinamento e la gestione amministrativa del progetto (Project Management).
- Costi per il personale dedicato alla ricerca.
Strumentazione e attrezzature:
- Spese per l’acquisto, l’affitto o il leasing di strumenti e attrezzature direttamente necessari alla realizzazione del progetto.
Ricerca contrattuale:
- Costi per contratti di ricerca con soggetti terzi, quali università, centri di ricerca e altre organizzazioni.
Sviluppo e registrazione di brevetti:
- Spese per lo sviluppo di brevetti, inclusi i costi di registrazione e mantenimento.
Consulenze specialistiche:
- Costi per servizi di consulenza forniti da esperti esterni che apportano competenze specifiche necessarie per il successo del progetto.
Spese generali e costi di esercizio:
- Spese generali direttamente imputabili al progetto, come materiali, forniture e altri costi operativi.
È fondamentale che tutte le spese sostenute siano giustificate e documentate, rispettando le percentuali di spesa previste dal bando:
- Le imprese devono sostenere spese per un valore compreso tra il 70% e il 90% dei costi totali ammissibili del progetto.
- Gli organismi di ricerca devono coprire tra il 10% e il 30% dei costi totali ammissibili.
- Nessuna impresa può sostenere più del 50% del totale delle spese ammissibili.