Introduzione al Piano Transizione 5.0
Il Piano Transizione 5.0 è un’iniziativa fondamentale all’interno della strategia nazionale per sostenere la trasformazione digitale ed energetica delle imprese italiane, in linea con gli obiettivi del piano REPowerEU. Con una dotazione di 6,3 miliardi di euro per il biennio 2024-2025, il piano mira a incentivare investimenti in tecnologie avanzate e progetti di innovazione che migliorino l’efficienza energetica dei processi produttivi.
Attraverso un credito d’imposta, le aziende possono ottenere finanziamenti per nuovi investimenti mirati a ridurre i consumi energetici e a migliorare l’efficienza produttiva. In questo articolo, esploreremo i dettagli del Piano Transizione 5.0, inclusi i benefici, i requisiti e la procedura per accedere ai fondi.
A chi è Rivolto il Piano Transizione 5.0
Il piano è destinato a tutte le imprese residenti e le stabili organizzazioni con sede in Italia, indipendentemente dalla dimensione, dal settore economico, dalla forma giuridica o dal regime fiscale adottato. Le aziende devono investire in progetti innovativi finalizzati alla riduzione dei consumi energetici e rispettare le normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sul versamento dei contributi previdenziali e assistenziali.
Esclusioni dal Beneficio
Non possono beneficiare del Piano Transizione 5.0 le imprese:
- In stato di liquidazione o difficoltà finanziaria.
- Destinatarie di sanzioni interdittive.
- I cui processi non rispettano il principio di non arrecare danno significativo all’ambiente (DNSH), salvo alcune eccezioni per le imprese energivore.
Investimenti Ammissibili
Gli investimenti che possono beneficiare del credito d’imposta includono:
- Beni materiali e immateriali tecnologicamente avanzati: Sistemi, software e applicazioni che monitorano e ottimizzano i consumi energetici. Secondo l’articolo 6 del decreto, questi beni devono essere interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.
- Beni materiali per l’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili: Inclusi gli impianti fotovoltaici con pannelli prodotti in UE con efficienza minima del 21,5%. Questi impianti devono essere localizzati sulle medesime particelle catastali della struttura produttiva o, se su particelle differenti, connessi alla rete elettrica tramite punti di prelievo esistenti riconducibili alla stessa struttura produttiva.
Spese Formazione
Le spese per la formazione del personale sono ammissibili se mirano a sviluppare competenze nelle tecnologie digitali ed energetiche. I corsi devono:
- Essere erogati da soggetti esterni accreditati. Questi soggetti includono:
- Soggetti accreditati per lo svolgimento di attività di formazione finanziata presso la Regione o Provincia autonoma in cui l’impresa ha la sede legale o operativa.
- Università, sia pubbliche che private, ed enti pubblici di ricerca.
- Soggetti accreditati presso i fondi interprofessionali secondo il regolamento CE 68/01 della Commissione del 12 gennaio 2001.
- Soggetti in possesso della certificazione di qualità in base alla norma Uni EN ISO 9001 settore EA 37.
- Centri di competenza ad alta specializzazione.
- European Digital Innovation Hubs.
- ITS Academy.
- Avere una durata minima di 12 ore e includere un esame finale con attestazione del risultato conseguito.
- Rientrare nel limite del 10% degli investimenti effettuati, fino a un massimo di 300.000 euro.
Requisiti di Risparmio Energetico
Per accedere al credito d’imposta, il progetto di innovazione deve comportare una riduzione dei consumi energetici. I requisiti specifici sono:
- Struttura Produttiva: Riduzione minima del 3% nei consumi energetici complessivi della struttura produttiva. La struttura produttiva comprende l’insieme degli edifici e delle attrezzature che compongono il sito produttivo.
- Processo Produttivo: Riduzione minima del 5% nei consumi energetici specifici del processo produttivo. Il processo produttivo si riferisce alle attività operative che trasformano le risorse in prodotti finiti.
Il risparmio energetico viene calcolato confrontando i consumi energetici stimati post-implementazione con i consumi registrati nell’anno precedente l’inizio del progetto. Questo confronto deve essere normalizzato rispetto ai volumi produttivi e alle condizioni esterne che influenzano le prestazioni energetiche.
Soggetti Abilitati al Rilascio delle Certificazioni
Le certificazioni devono essere rilasciate da:
- Esperti in Gestione dell’Energia (EGE) certificati secondo la norma UNI CEI 11339.
- Energy Service Company (ESCo) certificate secondo la norma UNI CEI 11352.
- Ingegneri e periti con comprovata esperienza in efficienza energetica.
Misura del Beneficio Economico
Il credito d’imposta offerto dal Piano Transizione 5.0 è determinato sulla base delle spese agevolabili e della riduzione dei consumi energetici conseguita. Ecco i dettagli:
- Riduzione del 3% (struttura produttiva) o 5% (processo produttivo):
- 35% del costo per investimenti fino a 2,5 milioni di euro.
- 15% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro.
- 5% del costo per la quota di investimenti oltre i 10 milioni di euro, fino a un limite massimo di 50 milioni di euro.
- Riduzione del 6% (struttura produttiva) o 10% (processo produttivo):
- 40% del costo per investimenti fino a 2,5 milioni di euro.
- 20% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro.
- 10% del costo per la quota di investimenti oltre i 10 milioni di euro, fino a un limite massimo di 50 milioni di euro.
- Riduzione del 10% (struttura produttiva) o 15% (processo produttivo):
- 45% del costo per investimenti fino a 2,5 milioni di euro.
- 25% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro.
- 15% del costo per la quota di investimenti oltre i 10 milioni di euro, fino a un limite massimo di 50 milioni di euro.
Benefici Aggiuntivi
- Spese di Certificazione: Un importo fino a 10.000 euro per le spese sostenute dalle PMI per adempiere agli obblighi di certificazione.
- Altri Costi di Certificazione: Un importo fino a 5.000 euro per le spese sostenute da soggetti non obbligati per legge alla revisione legale dei conti.
Vantaggi per le Imprese
Grazie al credito d’imposta del Piano Transizione 5.0, le imprese possono:
- Ridurre i costi operativi: Investire in tecnologie che migliorano l’efficienza energetica può portare a una significativa riduzione delle spese energetiche.
- Incrementare la competitività: Innovare i processi produttivi con tecnologie avanzate permette di migliorare la qualità dei prodotti e dei servizi offerti.
- Ottenere supporto finanziario: Il credito d’imposta copre una parte sostanziale degli investimenti, rendendo più accessibili le tecnologie all’avanguardia.
- Sostenere la sostenibilità: Contribuire alla riduzione delle emissioni e all’uso di energie rinnovabili aiuta a migliorare la sostenibilità ambientale dell’azienda..
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Il Piano Transizione 5.0 rappresenta un’opportunità unica per le imprese italiane di migliorare la propria efficienza energetica e competitività attraverso investimenti in tecnologie avanzate. Grazie al credito d’imposta, le aziende possono ridurre significativamente i costi associati alla trasformazione digitale ed energetica.
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